Domaine d'Agerbol 2.42

747 CHEMIN DES VALLIERES
Roquebrune-Cap-Martin, 06190
France

About Domaine d'Agerbol

Domaine d'Agerbol Domaine d'Agerbol is a well known place listed as Farm in Roquebrune-Cap-Martin , Farming/agriculture in Roquebrune-Cap-Martin ,

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Details

DOMAINE D'AGERBOL

Il «Domaine d'Agerbol» si trova nel comune di Roquebrune Cap Martin, tra 430 e 490 metri di altitudine, in linea d’aria a 900 metri dal mare e adiacente al Mont Agel che sovrasta il Principato di Monaco.

La storia di questi luoghi risale al XVI secolo A.C. quando alcuni gruppi di cavalieri si spostarono dall’Europa Centro-Orientale fino a questa regione, portando con sé tradizioni allora sconosciute, come la coltivazione della canapa e della segale, l’allevamento del cavallo, l’utilizzo dei carri da guerra, l’uso di lunghe spade ed asce.

Gli insediamenti dei Liguri erano piccoli villaggi per lo piu in altura, spesso terrazzati situati lungo le vie del transito tra la costa e l’Italia del nord ovest. (1)
A partire dal V secolo i Liguri persero il dominio delle vie commerciali e verso il 200 A.C. i Romani insediarono un po’ alla volta i loro coloni.
Nel Medio Evo questa zona divenne insediamento dei Monaci Templari.
In cima alle pendici di questa vallata, restano infatti le spoglie della «Chapel d' Agerbol» costruita dai Templari grazie all’aiuto del Conte Ottone II di Ventimiglia, intorno al 1000 D.C.

ETIMOLOGIA DI «AGERBOL»

Dal latino AGER che significa “campo” e AGELLUS (Mont Agel) diminutivo di AGER che significa «piccolo campo».

BOL suffisso di origine indoeuropea che sta per «grande» (2) ma potrebbe anche avere un'origine tardo-barbarica, con il significato di «terra rossa».

Fin dall’antichità, il significato etimologico di Agerbol et Mont Agel richiama alla destinazione agricola di questo territorio , considerato il «granaio» di Roquebrune anche in epoche successive.

In seguito, nella storia di questo territorio, « Agerbol » ha assunto la connotazione di avanposto fortificato di epoca medievale.

Nella prima metà del nostro secolo alcune famiglie vivevano in questa vallata coltivando la terra. Ancora oggi possiamo ascoltare le testimonianze dei discendenti di questi agricoltori, che abbandonarono nell’immediato dopoguerra queste territorio per lavorare e risiedere nelle città limitrofe.


I FERRARI

La famiglia Ferrari, sensibile al richiamo della terra che trova radici profonde nella cultura contadina parmense di Virginio Ferrari, ha voluto ridare l’originale e antica impronta agricola a questa proprietà, acquistata tra il 2008 e il 2010, in uno stato di assoluto abbandono e devastata dall’ultimo terribile incendio del 2007.

La proprietà si trova in una zona particolare del clima mediterraneo, denominata «termo-mediterranea». Essa è caratterizzata da una temperatura mite che non scende quasi mai sotto 0° mentre la stagione estiva è secca e dura 2-3 mesi.

Questo clima ideale ed unico in Europa, permette la cultura di AGRUMI e altri frutti esotici come il MELOGRANO ma è anche favorevolissimo alla proliferazione di MIRTO e di altre piante come
FINOCCHIO, ASPARAGO SELVATICO, ROSMARINO, TIMO, FICHI, CORBEZZOLI, LAURO, LENTISCO, FELCI, CISTO, SMILAX ASPERA (salsepareille), PYLLAREA ANGUSTIFOLIA (olivastro), che crescono spontaneamente in tutta la proprietà.
Dal momento dell’acquisto del fondo, si sono intrapresi importanti lavori di pulizia del territorio, sono stati riportati alla luce i sentieri rurali e realizzati due pozzi per il recupero dell’acqua sotteranea.

Inoltre tenendo conto del microclima particolare di questa zona, con l’aiuto della CREAT (dipartimento della Chambre d'Agriculture des Alpes Maritimes) e di alcuni specialisti botanici , si è proceduto
gradatamente al rimboschimento e all’arricchimento floristico
della proprietà per una specializzazione in fogliame ornamentale.
Ad oggi sono stati piantati oltre 1000 arbusti , con la logica del GIARDINO BIOLOGICO.

L'obiettivo è ricreare la varietà di Flora e Fauna tipica di questa particolare regione mediterranea, favorendo in particolar modo le piante a fogliame ornamentale , le piante mellifere e le piante officinali autoctone ma anche qualche specie esotica perfettamente compatibile con questo microclima cosi' particolare.
Sono quindi già presenti nella proprietà piante di ULIVO, EUCALYPTUS GLOBULUS, EUCALYPTUS ROSTATA, EUCALYPTUS GUNNII, EUCALYPTUS CINEREA, LAVANDA OFFICINALE, MELALEUCA BRACTEATA, HELICHRYSUM ITALICUM, FEIJOA SELLOWIANA, CORYLUS AVELLANA L. (nocciolo), COCCULUS, HYPERICUM MOSERANUM, DODONEA, NANDINA DOMESTICA, PITTOSFORO SILVER QUEEN, , KOLWITZIA AMABILIS, DEUTZIA GRACILIS, CORNUS STOLONIFERA, CORNUS MAS, FEIJOIA SELLOWIANA, OSMANTUS AQUIFOLIUS, COTINUS ed altre ancora.

Rispettando la natura e i suoi equilibri, nel «Domaine d'Agerbol» si da molta importanza alla presenza delle API che con la loro presenza assicurano l'impollinazione e sono garanti della biodieversità del territorio.

In questo contesto totalmente biologico si utilizza esclusivamente concime naturale, prodotto nell'ambito della stessa proprietà.
Questa grande ricchezza è offerta da due simpaticissime giumente, Iyasmine e Saila ,che da maggio del 2010 abitano nel Domaine d'Agerbol, libere di circolare in una vasta zona del fondo.

Anche in questo senso, nel Domaine d'Agerbol si ritorna alle origini con la presenza dei CAVALLI, che era tipica presso gli insediamenti dei Liguri di questa zona, già dal lontano XVI secolo A.C.

Il BIO-CHEF PAOLO SARI e L'IDEA DEL «BIO-ORTO D'AGERBOL»

Nel maggio del 2014 viene sviluppato il progetto del BIO-ORTO dedicato interamente alle necessità del famoso BIO-CHEF, PAOLO SARI, Stella Michelin 2014 per il ristorante ELSA, 100% BIO, Monte-Carlo Beach Hotel.
Una produzione specifica di ortaggi Bio, chilometro 0, dalla terra alla tavola, per una clientela raffinata ed esigente .